ho i miei tempi cazzo devo prepararmi
ho i miei tempi non importunarmi
ho i miei tempi
farò tardi ma c'ho i miei tempi ho i miei tempi
ho i miei tempi devo prepararmi
ho i miei tempi non importunarmi
ho i miei tempi
farò tardi ma c'ho i miei tempi ho i miei tempi
ho i miei cazzi i miei ragazzi
pacchi di stile che tu non smazzi vez
lasciami perdere è una gara di velocità con l'etere
non voglio competere ma devi ammettere
che con le metriche ci vado svelto
rapper scelto dal meltingpot
london come rimbombo vengo dal nuovo mondo
dove si mangia in un secondo
fast food più di spizzico
cento vizzi capitali e niente virtù
non spiccico parola con nessuno
tanto ormai nessuno parla più
assorbiti dal laptop telefonino
non c'è più spazio per un porrino
forse è il tuo destino ma il mio no
non ci penso manco morto
sono contro il logorio della vita moderna
tanto che il tuo pub lo chiamo ancora taverna
ho ancora dei valori e ciò mi sconcerta
non credo nella dea della gamba aperta
tornerò dal futuro per godermi un'amaro del capo
senza che il capo facendo il duro mi scaldi il collo con il suo fiato
RWENZ
lesto con le rime come quando con le mani
ti ritrovi con i colori a colorare dentro e fuori
se mi pompano spero sia una che le pompe le fa
non fanatici ruvati alla fabbrica
Non so se il tempo è oro o con l’oro compri il tempo
Ma non perdelo con i perdi tempo
Aspettando che il momento sia quello giusto
Finirai come gli ebrei ad aspettare cristo
Millenni di attesa in sala d’attesa
Ho tanta pazienza ma m’è già scesa
La routine che stressa la stessa mesta giornata e la testa che pesa
Dilato la serata la porra accesa aiuta nell’impresa
che dovevo fare? cazzo la spesa
no proprio non ci riesco non ho un momento
sono indietro come i viaggiatori del tempo
ma vado lesto con le rime come quando con le mani
Ti ritrovi a colorare dentro e fuori
e se mi pompano spero sia una che le pompe le fa
E non un carramba che fugge da foggia
BOCH
Programmo il pilota in automatico
è suonata la svelgia e dal stato di statico
passo subito all'azione ma nel giro di un attimo
accumulo valanghe di ritardo cornico
recupero i minuti in modo metodico
attivo le gazzelle col pulsante bionico
per andare più veloce le onde radio della voce
battono i fotoni della luce
poi mi fermo e tutto tace
una vocina molesta compare e mi dice
“i treni erano in orario solo ai tempi del duce”
odio la versione lineare del tempo
simatizzo l'eterno ritorno vivendo
nel mondo ciclizzato che intendeva Guglielmo
spero sia contento se lo difendo
a spada tratta
quando gioco a dama coi secondi
con finisce mai patta
mentre nel libero tempo mi cimento
in un duro allenamento per diventare più svelto
amico mica mento
se ti dico che batto zero a cento sia bolt che suo papà il vento